Il Presidente del Consiglio Draghi ha illustrato il 26 aprile alla Camera il contenuto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il PNRR è il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito del Next Generation EU, lo strumento per rispondere alla crisi pandemica provocata dal Covid-19 (art. 18 del Regolamento UE n. 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 febbraio 2021).
AIFI sta seguendo con attenzione i passaggi del testo, focalizzandosi sugli interventi che possono migliorare il contesto normativo dell’attività di private capital, compresa l’attività dei fondi che investono in infrastrutture.
Il PNRR si articola in 6 missioni: digitalizzazione del Paese; innovazione del sistema produttivo; competitività; turismo e cultura; rivoluzione verde e transizione ecologica; infrastrutture per una mobilità sostenibile; istruzione e ricerca; inclusione e coesione; salute.
Comprende, inoltre, un ambizioso progetto di riforme. In particolare, il Governo intende attuare quattro importanti riforme di contesto – pubblica amministrazione, giustizia, semplificazione della legislazione e promozione della concorrenza – oltre a quelle “settoriali” (per esempio sulle autorizzazioni dei progetti sulle fonti rinnovabili) e a quelle “di accompagnamento” (fisco e ammortizzatori sociali).
Tra i 140 progetti del piano spicca il rinnovo degli incentivi Transizione 4.0, con circa 18,5 miliardi. Oltre 12 miliardi sono destinati alla trasformazione della ricerca in attività industriale finanziando tra l’altro 9 centri di ricerca nazionale in tecnologie d’avanguardia e 12 “ecosistemi dell’innovazione” per la collaborazione tra università, centri di ricerca, società e istituzioni locali.