Il consiglio di amministrazione del Fondo pensione dei giornalisti ha deciso di investire fino a 80 milioni di euro in fondi alternativi per la previdenza dei giornalisti, puntando su due fondi di private equity, uno di private debt e uno specializzato sulle infrastrutture.
In particolare, scrive Vitaliano D’Angerio sul Sole 24 Ore, uno dei due private equity dovrebbe essere specializzato sull’Italia mentre l’altro potrebbe investire a livello internazionale o soltanto in Europa. Quest’ultimo potrebbe anche essere un fondo dei fondi, e su questi due saranno concentrati 25-30 milioni di euro.
Per quanto riguarda le infrastrutture, almeno il 75% delle imprese emittenti dovrà essere domiciliato in Italia, mentre sul fondo di private debt saranno allocati 24-26 milioni di euro con focus geografico sull’Europa. Da tale fondo vanno esclusi gli i non performing loans, i distress debt, il debito per infrastrutture e il debito immobiliare.
I criteri Esg hanno una grande valenza in questo contesto, in quanto sono tra i rischi che devono essere monitorati da parte dei fondi pensione complementari. Il primo investimento potrebbe essere sottoscritto ad ottobre 2021.