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11 Febbraio 2021

I giudici di Nanterre frenano le mire di Veolia

Il gruppo francese aveva annunciato un'opa ostile sul suo principale concorrente

Un tribunale francese ha ordinato a Veolia Environnement di sospendere il suo tentativo ostile di acquistare la rivale Suez. Entrambe le società operano nel settore dei servizi ambientali e questa è l'ultima svolta in una battaglia che dura da mesi e che ha visto anche i fondi Ardian e Global Infrastructure Partners prendere posizione inviando una lettera d'intenti per una proposta da 11,31 miliardi. Veolia il 7 febbraio ha annunciato un'offerta per il suo concorrente nonostante i ripetuti no del board di Suez a un potenziale matrimonio. La società ha promesso di pagare 18 euro ad azione per il 70,1% del capitale ancora non in suo possesso. La proposta è pari a 7,9 miliardi in contanti e corrisponde a un premio del 75% sul prezzo di chiusura del 30 luglio, data in cui sono iniziate le manovre di Veolia. La valutazione di Suez sarebbe quindi di 11,3 miliardi di euro. Le scalate aggressive sono una cosa rara in Francia e così il tribunale commerciale di Nanterre, chiamato in causa da Suez, ha stabilito che Veolia dovrà trattenersi dal fare qualsiasi offerta che non sia stata approvata dal consiglio in attesa di un dibattito in merito ai suoi precedenti impegni di transazione amichevole. Anche il ministro francese dell'Economia Bruno Le Maire si è espresso sulla vicenda dicendo che questa operazione tra due campioni industriali francesi può avere successo solo se è amichevole e che l'offerta pubblica ostile viola gli impegni presi in più occasioni da Veolia. La multi-utility transalpina ha fatto il suo ingresso nella concorrente lo scorso ottobre acquistando da Engie una quota pari al 29,9%. Inizialmente aveva dichiarato di non avere intenzione di lanciare un'opa prima di 12-18 mesi ma appena un mese dopo aveva pubblicato i dettagli della sua offerta, ribadita poi a inizio del 2021. 

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