Come riporta l’agenzia Reuters, a
cominciare dall'inizio del prossimo anno, gli azionisti di Manutencoop Facility
Management potranno avviare le iniziative finalizzate all'exit, attraverso la
vendita o la quotazione. È quanto si legge in un comunicato sui nuovi patti tra
soci del gruppo. In seguito ai nuovi accordi, i soci di minoranza (Private
Equity Partners, 21 Investimenti, MPVenture, Sviluppo Imprese Centro Italia,
NEIP II, IDeA Capital Funds, Cooperare Spa, Unipol Banca e Mediobanca) avranno
il 33% circa del capitale, salendo rispetto al 21% precedente, mentre il
restante 67% farà capo a Manutencoop Società Cooperativa. I nuovi patti,
inoltre, prevedono la proroga dei termini di pagamento previsti dalla vendor
note, sinora previsto all'1 luglio scorso, alla prima tra la data di uscita dei
soci di minoranza e il 30 giugno 2019. Svolta anche nella governance, con la
nomina di nuovi presidente e consigliere delegato, nonché rinnovo del consiglio
di sorveglianza, che resta composto da nove membri, e del consiglio di
gestione, che scende a undici da tredici membri.