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17 Marzo 2020

I fondi guardano all'esplosione del traffico dati in Africa

Si moltiplicano gli investimenti in cloud e data center

Nel continente africano la domanda di connessione e traffico dati sta crescendo enormemente e quindi una moltitudine di attori – dai fornitori locali alle big tech come Amazon a Microsoft passando per i grandi fondi privati – stanno investendo in uno dei business considerati più redditizi del prossimo futuro: la costruzione di enormi data center, spazi fisici con server in grado di archiviare grosse quantità di dati e gestire software in remoto. La costruzione di queste infrastrutture comporta benefici per le amministrazioni pubbliche che, non dovendo appoggiarsi a realtà straniere, si sentono maggiormente al riparo dai cyberattacchi, e per i privati cittadini che così avranno connessioni più rapide ed economiche per servizi come downloading e streaming, anche nelle zone rurali. Sul fronte dei fondi, il private equity inglese Actis (che recentemente con Westmont Hospitality Group ha fatto un investimento a Casablanca) investirà 250 milioni di dollari per acquisire la maggioranza di Rack Centre, società nigeriana che a Lagos ha costruito il maggior data center dell'Africa Occidentale. Nel 2019 il fondo di americano Berkshire Partners ha acquistato delle quote in Teraco Data Environments, società sudafricana proprietaria del maggior data center del Paese e pioniera nell'offerta di cloud computing in Africa. Sempre sul Sudafrica hanno puntato anche Huawei, Amazon e Microsoft. Quest'ultima è stata tra le prime a credere nel potenziale tecnologico africano e ha aperto due data center con oltre 5mila server a Johannesburg e a Cape Town da cui offre servizi di archiviazione dati a banche e municipalità locali. Per quanto riguarda Amazon, è previsto entro metà 2020 il lancio di Amazon Web Services, ossia il servizo cloud di Amazon. Infine Huawei nel 2019 ha lanciato Kunpeng: un servizio di cloud computing che garantisce una maggiore velocità di operazioni calcolo. Inoltre la telco cinese in tutto il continente ha stretto accordi con 65 aziende per fornire servizi di gestione dei dati. In Sudafrica si stima che i servizi di cloud garantiranno 112mila posti di lavoro e che le aziende spenderanno il 67% delle loro risorse per l'archiviazione e gestione dei dati. Uno dei primi problemi da risolvere per il funzionamento dei data center però è l'affidabilità della rete elettrica. Per garantire continuità energetica anche nel caso di black-out servono generatori elettrici alimentati a diesel o benzina.

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