Faac, gruppo specializzato in automazioni per cancelli, barriere ingressi e porte automatiche di proprietà dell’Arcidiocesi di Bologna sarebbe vicino alla quotazione a Piazza Affari. A riportarlo è Nicola Carosielli su Milano Finanza, e secondo Reuters il gruppo potrebbe individuare nelle prossime settimane le banche a cui affidare il mandato per l’eventuale Ipo. La valutazione potrebbe raggiungere i 3 miliardi di euro, dando seguito a un percorso di crescita che ha avuto una forte accelerazione negli ultimi mesi. Il gruppo ha infatti effettuato due importanti acquisizioni tra giugno e dicembre 2020 (Tiba e Agta Record), entrando nel mercato internazionale. Le operazioni hanno portato il fatturato di Faac dai 461 milioni del 2019 a oltre 620 milioni nel 2020. L’Arcidiocesi di Bologna aveva rilevato la maggioranza della società nel 2012, in seguito alla morte di Michelangelo Manini, e nel 2015 aveva acquisito anche le quote restanti dalla francese Somfy. Secondo il Financial Times, il mercato statunitense delle costruzioni ultimamente avrebbe creato l’ambiente ideale per la quotazione in Borsa del gruppo bolognese, oltre al fatto che il deal farebbe molto comodo anche al mercato principale di Borsa Italiana che, in attesa della conclusione dell’offerta di Seco prevista per il 30 aprile, ha registrato una sola quotazione quest’anno (quella di Philogen).