Il 2020 è stato un anno cruciale per il settore delle scienze della vita, Life Sciences nella lingua del venture capital. Lo dimostra il numero e il volume di quotazioni in Borsa di aziende del settore, che hanno raggiunto il massimo storico a livello globale. Il gruppo Italian Angels for Growth, fa notare come queste siano state il 29% del totale società analizzate. I business angel guardano con grande attenzione alle società che lavorano per lo sviluppo di nuovi farmaci, terapie e vaccini, anche se solitamente si pensa che queste scoperte vengano fatte dai colossi del settore farmaceutico. Ci sono sei fasi in cui devono passare le aziende attive nel settore: scoperta e sviluppo, ricerca preclinica, ricerca clinica, revisione da parte dell’ente di riferimento, produzione e commercializzazione, safety monitoring. I grandi player del mondo farmaceutico solitamente intervengono durante i trial clinici, finanziando o acquisendo le società, mentre nelle prime fasi sono gli investitori privati a ricoprire un ruolo chiave. Infatti gli investimenti in startup non consistono solo in capitali, ma anche e soprattutto in tempo e impegno. Il valore aggiunto dei network di business angel consiste proprio nelle competenze che i seed investor sono pronti a mettere a disposizione delle startup, perché l’innovazione anche in campo medico parte da idee, esperienza sul campo e capitali.