Un articolo del quotidiano la Stampa si sofferma sulle potenziali mosse future di Edizione, la holding della famiglia Benetton con un net asset value di 10,2 miliardi di euro e che ha interessi in vari settori dalle infrastrutture di trasporto all'abbigliamento. Il gruppo nei prossimi mesi aprirà le porte delle sue controllate a potenziali investitori, a partire dai piani inferiori a partire da Telepass per cui la data room per accogliere nuovi soci è stata aperta. Per quanto riguarda Aeroporti di Roma, Atlantia sta selezionando i nuovi partner tra grandi fondi di investimento e operatori aeroportuali europei. Il tema più scottante per ora è la revoca alla controllata Aspi delle concessioni autostradali da parte del Governo. Se dovesse essere mantenuto l'impianto del decreto mille proroghe entro fine febbraio la società restituirà le concessioni e la revoca genererebbe un effetto a catena che potrebbe provocare un rischio di liquidità. Ad esempio scatterebbe subito la richiesta di rientro dell’esposizione da parte dei bondholder (tra cui Cdp e Bei) e visto che Aspi potrebbe non essere nelle condizioni di soddisfare i creditori nel breve periodo, potrebbe venir chiamata in causa Atlantia. Proprio quest'ultima da poco ha un nuovo ad. Dal 13 gennaio il nuovo ceo infatti è Carlo Bertazzo che avrà il compito di accompagnare la società nel passaggio da holding di gestione esecutiva a holding di partecipazione. Da tempo si parla dell'ingresso di Cdp nel capitale ma più probabilmente entrerà F2i, data la sua natura di fondo infrastrutturale. Riguardo Autogrill, secondo il quotidiano, per esplorare il campo della ristorazione urbana (attualmente poco presidiato) alla società occorrerebbe un socio con competenze specifiche. Solo la moda con il marchio United Colors, da cui tutto ebbe origine, resterà completamente in mano alla famiglia. Prossimo appuntamento per Edizione fissato al 6 febbraio quando sarà divulgato il fatturato preliminare dell’esercizio 2019 mentre a giugno verrà rinnovato il board della holding company. In generale i prossimi sei mesi saranno decisivi per capire l'evoluzione della famiglia veneta sul piano dell'economia. C'è da valutare anche il passaggio generazionale: dopo la morte nel 2018 di due dei quattro fratelli fondatori (Carlo e Giuliano), resta il problema di trovare una intesa nella leadership tra i 14 componenti della seconda generazione Benetton, mentre si fa avanti anche la terza.