La richiesta di smartphone rigenerati continua ad aumentare, così come le vendite, e non si tratta soltanto di telefoni usati: infatti prima di essere messi sul mercato subiscono un processo di manutenzione estetica, meccanica e funzionale che li fa tornare come nuovi. La pratica, molto diffusa Oltreoceano, sta prendendo piede anche in Europa e Largo, startup francese fondata a Nantes, sta cavalcando quest’onda preparandosi anche all’Ipo in Borsa. Inoltre in Francia il governo ha deciso di includere il 20% di apparecchi ricondizionati negli appalti pubblici, e per le società del settore potrebbe essere un’occasione d’oro. Largo è stata fondata nel 2017 contando ad oggi 38 dipendenti, e ha fatto ricorso ad operazioni di private equity per un totale di 3 milioni di euro. Lo scrive Simonetta Scarane su Italia Oggi, aggiungendo che la società ha fatturato 10,3 milioni nel 2020 rigenerando oltre 46 mila smartphone, rivendendoli prevalentemente alla grande distribuzione. Tutti i dispositivi vengono ricondizionati nella sede di Nantes, ma una parte importante viene importata dagli Stati Uniti, ed è su questo punto che la startup vorrebbe migliorare: tramite la quotazione in Borsa punta a raggiungere massa critica, automatizzare alcune attività ed aumentare le vendite dirette.