La wearable technology fa passi da gigante. Grazie al
divertimento garantito dalla realtà virtuale, infatti, si possono diagnosticare
patologie in modo alternativo e facilitare la vita a chi ha difficoltà motorie.
È il caso di Shay Rishoni, ex colonnello dell’esercito, fondatore di EyeControl
e vittima della Sla. Grazie ad un micro-telecamera installata in uno smart
glass, alla persona basta fissare le lettere di una tastiera virtuale sulle
lenti per mandare l’input ad un microcomputer. Dopo aver elaborato le
informazioni, le processa in suoni trasmessi agli auricolari. Le parole,
quindi, se confermate, verranno trasferite al microfono che le pronuncia. Un
altro modo per abbattere barriere comunicative. Il prezzo – assicurano – sarà
contenuto e alla portata di tutti.