Startup
12 Dicembre 2017

Gli investitori italiani guardano a Israele

Enel e Intesa Sanpaolo molto attive nell’ecosistema israeliano

Come scrive Monica D’Ascenzo su Il Sole 24 Ore, Israele ha attratto una percentuale di investimenti stranieri del 47% contro il 9% medio dell’Europa e il 74% di clienti stranieri contro il 56% europeo: negli ultimi quindici anni gli investimenti stranieri sono quintuplicati superando i 100 miliardi di dollari. Anche l’Italia è molto attiva nell’ecosistema israeliano, infatti quest’anno ha investito 600 milioni di dollari e si stima che nel 2018 la cifra salirà a 700 milioni. Esempi dell’interesse italiano per il Paese sono Enel e Intesa Sanpaolo. Il gruppo Enel ha aperto un Innovation Hub in Israele nel 2016; inoltre, ha avviato una partnership con la startup Chakratech, e con l’italiana Ares2T come fornitore, per sviluppare un sistema integrato di stazioni di ricarica di energia rinnovabile rivolto a clienti business. Intesa Sanpaolo, invece, insieme a HSBC, Santander, Royal Bank of Scotland, Deutsche Bank e Intel, ha fondato il fintech hub “The floor”, attraverso il quale è venuta in contatto con la startup Dov-e, la cui  tecnologia a ultrasuoni è stata utilizzata dal gruppo bancario per lanciare un’app per i pagamenti.

 

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