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16 Ottobre 2020

Gli idoli del k-pop Bts prendono d'assalto la borsa

La loro agenzia ha debuttato sulla piazza di Seul raccogliendo più di 850 milioni di dollari

La Big Hit Entertainment, società che ha creato e detiene i diritti della boyband Bts, ha debuttato alla Borsa di Seul mettendo a segno la più grande ipo della Corea del Sud degli ultimi tre anni. La società ha raccolto quasi 963 miliardi di won (840 milioni di dollari) per il 20% del capitale e nel primo giorno di negoziazioni le sue azioni sono state vendute a 263 dollari ciascuna, ben sopra il prezzo ipo fissato a 118 dollari. L'operazione ha reso il fondatore dell’agenzia, il produttore Bang Si-hyuk, miliardario e i sette membri della band (tutti ventenni) milionari dato che ognuno di loro possiede all'incirca 70mila azioni. Nel capitale del gruppo Big Hit sono presenti: il fondatore, che rimane ancora oggi il più grande azionista unico dell'agenzia con una quota del 34%; lo sviluppatore di giochi Netmarble che ha investito 147 milioni di euro due anni fa per avere il 20%; il private equity Stic Investment con il 7% (pagato 104 miliardi di won nell’ottobre del 2018) e i sette membri dei Bts che detengono insieme una quota dell'1%, data loro da Bang ad agosto come incentivo. I Bts sono la boyband di K-pop (cioè il pop coreano) più famosa del mondo e lo scorso anno hanno rappresentato il 97% delle vendite di Big Hit. Si sono formati nel 2013 e in Corea del Sud hanno venduto oltre 10 milioni di dischi. Proprio mentre la loro agenzia si stava preparando per l'offerta pubblica iniziale, sono diventati il primo gruppo sudcoreano a raggiungere la vetta della classifica Billboard Hot 100 con il singolo Dynamite (la loro prima canzone cantata interamente in inglese). Oggi la Big Hit vale quattro miliardi di dollari, più delle tre maggiori etichette discografiche del Paese messe insieme, ma la sua stretta dipendenza dai Bts da cui deriva sicuramente il suo successo è vista anche come un limite. Per prima cosa perché nessuna boyband dura per sempre. Inoltre entro la fine del prossimo anno i più vecchi tra i sette dovranno lasciare il palco per i 18 mesi di leva previsti in Corea del Sud. Così la Big Hit sta provando a diversificare le attività ma non è facile replicare il successo dei Bts. Da una parte sta provando a reclutare nuove band dall'altra ha creato attorno al suo gioiello della corona un’infrastruttura di intrattenimento, declinando il volto dei Bts in merchandising di ogni genere (compresi i corsi di coreano), e creando la piattaforma social dedicata ai fan chiamata Weverse per veicolarne i contenuti.

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