Verso la fine di marzo Wow Air ha cancellato tutti i suoi voli, oggi e il suo fallimento sta avendo un impatto significativo sull'economia islandese. Wow air era specializzata in voli a basso prezzo tra Nord America ed Europa ed era stata fondata dall’imprenditore islandese Skuli Mogensen nel 2011. Il fallimento arrivò dopo sei mesi di negoziati: Mogensen aveva tentato di vendere la low cost prima alla rivale Icelandair, compagnia di bandiera islandese, e poi alla società di private equity Indigo Partners, che opera già con la compagnia Wizz. Non capita molto spesso che il fallimento di una sola azienda abbia effetti veramente negativi sull'economia di un Paese ma è esattamente ciò che sta accadendo all'Islanda. Nei giorni scorsi la Banca centrale ha abbassato le previsioni di crescita del Pil da 1,8% a -0,4%; la previsione di disoccupazione è stata modificata dal 3,1% al 3,9% e l'inflazione dovrebbe raggiungere il 3,4% nel 2019, per poi rallentare al 2,5% nei prossimi due anni. La crescita di Wow Air aveva aumentato il turismo in Islanda e il vettore rappresentava quasi il 30% del mercato dei voli. L'industria turistica aiutò l'Islanda a rialzarsi dopo la crisi finanziaria del 2008 e oggi pesa sul Pil del Paese per l'8,5%. I visitatori lo scorso anno sono stati 9,8 milioni quando nel 2012 erano solo 2,5.