Secondo i dati pubblicati da France Invest, l’associazione francese del private equity e venture capital, l’attività di raccolta nel 2020 è stata pari a 23,5 miliardi di euro, di cui 5 miliardi legati al comparto delle infrastrutture, con una decrescita complessiva del 24% rispetto all’anno precedente (30,8 miliardi di euro nel 2019). Nello specifico, gli operatori francesi di private equity e venture capital hanno segnato un decremento del 12% anno su anno (18,5 miliardi nel 2020 contro 20,9 miliardi nel 2019), mentre i fondi infrastrutturali una contrazione di circa il 50% (9,9 miliardi nel 2019). A livello di fonti, il 26% della raccolta di capitali è imputabile a compagnie di assicurazione, seguite da fondi di fondi (17%) e settore pubblico (15%). Dato che si rispecchia anche nell’attività dei fondi di infrastrutture, provenendo la raccolta principalmente da assicurazioni, con un peso del 42% sul totale, seguite da fondi pensione e casse di previdenza (21%) e banche (14%). Anche gli investimenti hanno registrato una contrazione sia in termini di ammontare sia di numero, pur mantenendosi su valori elevati. L’ammontare investito nel 2020 è stato infatti pari a 17,8miliardi di euro, con una diminuzione dell’8% rispetto al 2019 (19,3 miliardi), mentre il numero di società oggetto di investimento nello stesso anno è stato pari a 2.027 unità, segnando un -12% rispetto all’anno precedente (2.315). Anche nelleinfrastrutture si conferma il trend, essendosi registrata unacontrazione, sia per quanto riguarda l’ammontare (-26% rispetto al 2019) sia per quanto riguarda il numero di target (121,-25% rispetto alle 161 del 2019). I principali settori per numero di operazioni sono rappresentati da “ICT” (28%) e “beni e servizi industriali” (19%), mentre per le infrastrutture si riconfermano quelli delle energie rinnovabili (60%) e delle infrastrutture sociali (12%). Le operazioni di early stage sono diminuite sia in termini di ammontare, toccando i 2,2 miliardi di euro nel 2020 (-8% rispetto al 2019), sia per numero di società oggetto di investimento (927),in ribasso del 10% rispetto alle 1.031 del 2019. Gli investimenti di expansion nell’anno considerato, invece, sono aumentati in termini di ammontare (+10%), attestandosi a 4,2 miliardi di euro, ma non di numero di società investite, che da 840 nel 2019 è passato a 786 nel 2020 (-6%). In contrazione anche le operazioni di buy out, sia con riferimento all’ammontare investito (-13% rispetto al 2019), che ha raggiunto gli 11,3 miliardi di euro, sia per quanto concerne le società oggetto di investimento (309), riportando una diminuzione del 30% rispetto al 2019 (441). Considerando, infine, le dismissioni, l’ammontare al costo disinvestito risulta essere in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente (7,1 miliardi, -7% rispetto ai 7,6 miliardi di euro nel 2019). Lo stesso accade anche per il numero delle imprese disinvestite (-6% rispetto al 2019), che si attestano complessivamente a 1.322.