Secondo i dati pubblicati da France Invest, l’associazione francese del private equity e venture capital, l’attività di raccolta nel 2019 è stata pari a quasi 21 miliardi di euro, con un aumento del 12% rispetto all’anno precedente (18,7 miliardi di euro nel 2018). Il 43% dei capitali è provenuto da investitori esteri. A livello di fonti, il 40% della raccolta è imputabile a fondi di fondi, seguiti da assicurazioni (14%) e investitori individuali e family office (13%). Anche gli investimenti hanno registrato una significativa crescita sia in termini di ammontare sia di numero. L’ammontare investito nel 2019 è stato infatti pari a 19,3 miliardi di euro, con un aumento del 31% rispetto al 2018 (14,8 miliardi); mentre il numero di società oggetto di investimento nello stesso anno è stato pari a 2.314 unità, in incremento del 4% rispetto all’anno precedente (2.218). Le operazioni di early stage sono aumentate in termini di ammontare, raggiungendo i 2,4 miliardi di euro nel 2019 (+47% rispetto al 2018), e di numero di società oggetto di investimento (1.030), incrementate del 17% rispetto all’anno precedente (877 nel 2018). Gli investimenti di expansion nell’anno considerato, invece, sono aumentati in termini di ammontare (+12%), attestandosi a 3,9 miliardi di euro, ma non di numero società investite, che da 948 nel 2018 è passato a 840 nel 2019 (-11%). In incremento, anche le operazioni di buy out sia con riferimento all’ammontare investito (+36% rispetto al 2018), che ha superato i 13 miliardi di euro, sia per quanto concerne le società oggetto di investimento (441), in aumento del 15% rispetto al 2018 (384). Considerando, infine, le dismissioni, l’ammontare al costo disinvestito risulta essere in significativa diminuzione rispetto all’anno precedente (7,6 miliardi, -23% rispetto ai 9,8 miliardi di euro nel 2018). Lo stesso accade anche per il numero delle imprese disinvestite (-8% rispetto al 2018), che si attestano a un valore complessivo pari a 1.408.