La campagna di equity crowdfunding organizzata da Forno Brisa e conclusasi il 29 febbraio ha permesso all'azienda di raccogliere 1,26 milioni di euro contro un obiettivo minimo di 200mila (e massimo di 800mila). La raccolta ha avuto 418 adesioni con un investimento a partire da 240 euro. Forno Brisa è un progetto di Pasquale Polito e Davide Sarti che si sono incontrati all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Si basa sulla sostenibilità agricola, sociale, economica e nutrizionale del pane, con un modello di filiera ‘dal campo di grano alla tavola’. In meno di quattro anni l'azienda ha moltiplicato il suo fatturato del 480%. Forno Brisa oggi possiede tre punti vendita in centro città a Bologna, un laboratorio e un’azienda agricola in Abruzzo, a Nocciano per la produzione di grano, utilizzato per il 35% della produzione interna di pane. Il fatturato è passato dai 352mila euro del 2016 a 1,7 milioni di euro nel 2019. I fondi raccolti, la cui cifra ufficiale sarà disponibile a metà marzo (con la lista completa dei bonifici), saranno impiegati per diversi progetti a partire dall’acquisto di un nuovo laboratorio produttivo. Questo era il primo obiettivo del crowdfunding e a dire il vero è stato avviato subito dopo l'inizio della raccolta su Mamacrowd a novembre. Il primo laboratorio di panificazione, ormai troppo piccolo per la startup, invece diventerà un centro di ricerca e sviluppo e in futuro ospiterà corsi di panificazione. Del piano di espansione fanno parte anche il potenziamento delle forniture dai terreni coltivati in biodinamica, a partire da quelli coltivati in Abruzzo, l'apertura in nuove città come Firenze e forse Milano e la realizzazione di Casa Brisa, un luogo di produzione e coworking per panificatori e artigiani della filiera. Infine, a completamento, un mulino con microroastery e un orto biodinamico per l’autoproduzione di frutta e verdura impiegati da Brisa.