Sono arrivate nei giorni scorsi le offerte per Banca Profilo, l’istituto di private banking fondato da Matteo Arpe che doveva essere ceduto il 31 marzo 2020. Come ricostruisce MF – Milano Finanza all'epoca era scattato il termine di durata di Sator Private Equity Fund gestito da Sator Capital, che per trovare un compratore ha fatto ricorso a un'estensione del periodo. Così lo scorso giugno è stato avviato un processo finalizzato alla valorizzazione della partecipazione di controllo, pari al 62,4% del capitale. La procedura di vendita è partita intorno a metà settembre e diverse offerte sarebbero arrivate da fondi italiani ed esteri. Tra loro anche quella del fondo Attestor, che possiede la private bank torinese Bim. L’obiettivo è chiudere l’operazione di cessione entro il primo semestre 2021. Sul fronte del valore di vendita, l'aspettativa di Sator sarebbe elevata. La controllante aspira a ottenere un premio che porterebbe il prezzo a superare l'attuale capitalizzazione di borsa. Quella attuale è di quasi 140 milioni di euro, con un patrimonio netto di 160 milioni. Le masse di private banking in gestione alla fine del primo semestre ammontavano a circa quattro miliardi mentre l'utile netto consolidato è arrivato a 4,6 milioni di euro (segnando un +10,2%). A inizio estate la banca ha approvato il piano industriale al 2023 che prevede da un lato nuove linee di business e dall'altro la diversificazione del target di clientela con l'entrata a regime degli investimenti e degli sviluppi fintech - settore nel quale la banca è presente con una quota in Tinaba - dedicati al segmento retail.