Flying Tiger, società danese sinonimo del low cost della gadgettistica, ha iniziato la sua rivoluzione dopo essere stata ceduta nel febbraio 2021 da Eqt al fondo di private equity Treville, creato da tre investitori di Axcel. I pilastri della nuova strategia secondo il managing director di Tiger Italia, Stefano Scarpa, includono l’ecommerce a partire da giugno, lo sviluppo di nuovi format e software interni. Un altro obiettivo dichiarato, scrive Francesca Sottilaro su Italia Oggi, è quello di trasformare online l’approccio dei consumatori, da impulsivo a programmato. La società ha sperimentato diverse partnership durante il periodo di pandemia, in particolare con Glovo (per la consegna dei beni non essenziali) e con Too good to go, riscontrando risultati del tutto positivi: lo scontrino medio online è triplicato, anche per mitigare le spese di consegna. L’Italia sarà a giugno il prossimo paese nell’Eurozona a partire con la sua vetrina digitale, dopo i paesi scandinavi e la Polonia. Nel frattempo c’è stato anche un sostanziale cambiamento nelle linee di produzione, che prevede la sostituzione dei prodotti non durevoli con materiali eco compatibili per evitare il più possibile l’utilizzo della plastica. La qualità e il percepito risultano così più elevati aiutando ad accrescere il carrello medio, nonostante la politica aziendale resti quella di mantenere i prezzi accessibili.