L’immobiliare di Firenze resiste alla pandemia: anche se il periodo non sia dei migliori, la città continua ad attirare investitori stranieri nel settore del real estate. Soprattutto nel centro storico, scrive Silvia Pieraccini sul Sole 24 Ore, sono presenti tanti edifici da recuperare e rigenerare, nonostante le carenze infrastrutturali, le difficoltà autorizzative e l’incertezza normativa che caratterizzano il mercato immobiliare fiorentino. Gli ultimi investitori in città sono stati i francesi del fondo Ardian, che insieme a Dea Capital hanno rilevato Palazzo Sassetti, ma di recente c’è stata anche la concessione per 50 anni dell’ex convento di Sant’Orsola al gruppo Artea, che investirà circa 30 milioni di euro nel progetto. Tra gli altri investimenti degni di nota nel capoluogo toscano va sicuramente nominata la Manifattura Tabacchi, il cui progetto di recupero è stato avviato nel 2019 da Aermont Capital con Cdp Immobiliare per un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro. Tra gli altri big impegnati negli investimenti immobiliari a Firenze ci sono Blue Noble, Hines, Invesco, Gb Invest, Colony Capital, Ldc, Leeu e Lowenstein.