Il gusto dei consumatori più giovani è cambiato e per questo motivo Unilever Plc, colosso dei beni di consumo con oltre 400 brand in portafoglio, ha scelto di cedere i suoi marchi principali di tè nero in bustina: Brooke Bond, Pg Tips e soprattutto Lipton. Come spiega il Wall Street Journal, la multinazionale pensa di vendere la sua attività dopo anni di crescita fiacca. Unilever è diventato il principale fornitore di tè al mondo negli anni '70 e '80 ma oggi i bevitori di tè si sono allontanati dalla varietà principale di Lipton, ovvero il tè nero in bustina, e preferiscono bevande più raffinate come tè speziati e tisane alla frutta. Nel tentativo di diversificare la sua offerta, Unilever nel 2017 ha anche acquistato la britannica Pukka Herbs, specializzata in bevande organiche, e Tazo Tea pagata a Starbucks 400 milioni di dollari. Inoltre quattro anni prima, nel 2013, aveva acquisito l’australiana T2. L'azienda ha ufficialmente annunciato che sta conducendo una revisione strategica del segmento – che genera vendite per circa 3,3 miliardi – e questa potrebbe concludersi in una vendita completa o parziale. L'obiettivo di Unilever è attirare l’attenzione di altri produttori di tè interessati a tagliare i costi e ad ampliare le vendite, magari applicando qualche ritocco ai loro prodotti basic.