Il fondo infrastrutturale F2i starebbe pensando di investire nell'aeroporto di Olbia, scalo sardo posto in vendita dopo la scelta di Air Italy di lasciare le attività italiane. La posta in gioco è il 79,8% di Geasar detenuto da Alisarda, oggi in liquidazione, per una valutazione della quota che secondo le prime stime dovrebbe essere attorno i 240-250 milioni circa. Air Italy è la compagnia aerea nata dalle ceneri di Meridiana, che fa base a Olbia. Lo scalo sardo è gestito dalla Geasar, il cui principale azionista con il 79,8% era proprio Air Italy, a sua volta controllato da Alisarda (Aga Kahn) al 51% e al 49% da Qatar Airways. I due azionisti hanno differenti opinioni sull'asset: secondo Alisarsarda per l'aeroporto non c'erano più margini di recupero. Il vettore qatarino invece ha sempre visto delle potenzialità industriali ed era anche pronto a puntare nuove risorse per sviluppare l'asset. Il Qatar da solo però non potrebbe fare la ricapitalizzazione della società perché altrimenti supererebbe la soglia del 49%, ovvero il massimo consentito dalla legge europea alle compagnie extra comunitarie. Le rimanenti quote di Geasar sono in mano a: le camere di commercio di Sassari e Nuoro, rispettivamente con il 10% e l'8%, la Regione Autonoma della Sardegna (2%) e il Consorzio Costa Smeralda (0,2%). F2i sempre in Sardegna è il principale azionista dello scalo di Alghero di cui possiede il 71,2% e il nuovo investimento sarebbe ben visto anche da alcune istituzioni locali. L'operazione è ancora in fase iniziale, scrive MF – Milano Finanza, e se tutto filerà liscio potrebbe concludersi in autunno. Nel 2019 l'aeroporto di Olbia ha realizzato un fatturato in crescita con circa 330 milioni di euro ma le perdite hanno toccato quota 230 milioni.