Ermanno Scervino, marchio di moda fiorentino fondato da Ermanno Daelli e Toni Scervino, da tempo è nel mirino dei private equity. Il rumors è stato confermato durante Pitti Uomo dallo stesso Toni Scervino, ad del gruppo, che ha dichiarato che i fondi corteggiano la maison da anni. Con alcuni, ha dichiarato lo stesso, ci sono stati anche dei colloqui ma al momento non c'è nessun progetto reale di partnership. In futuro, invece, chissà. La casa di moda, che nel 2018 ha fatturato 96 milioni di euro, per adesso è concentrata solo sull’arricchimento del catalogo e non ha in programma l’ingresso di un socio finanziario. Per assecondare i piani di espansione sui mercati internazionali il gruppo però ha bisogno di risorse e, secondo quanto scrive Carlo Festa sul Sole24ORE, tra gli addetti ai lavori c’è chi sostiene che in primavera gli azionisti potrebbero valutare di esplorare la cessione di una minoranza. Per questo motivo diverse banche d’affari si sarebbero già fatte avanti per avere un mandato. Ermanno Scervino ha gli occhi puntati sull'Asia, che oggi vale circa il 15% dei ricavi. Lì l'etichetta ha stretto una joint venture con il gruppo cinese Riqing che - ricorda il quotidiano economico - sta ottenendo buoni risultati. Attualmeente sono quattro i negozi aperti (Pechino, Shanghai, Hong Kong e Hangzhou) e nel 2020 sono in programma nuovi investimenti nel retail.