Eolo, società lombarda che si occupa di connessioni wireless, sta attirando alcuni investitori finanziari e il dossier, gestito da Morgan Stanley, sarebbe nelle mani di un numero ristretto di questi ultimi. Il potenziale acquirente più avvantaggiato al momento, scrive Andrea Montanari su Milano Finanza, è Eqt, private equity svedese fondato nel 1994 che ad oggi ha raccolto 62 miliardi di euro, seguito da Antin ed Infravia, mentre i gruppi di telecomunicazione italiani ed esteri sembrano usciti dai radar degli advisor. L’azienda guidata da Luca Spada ha chiuso il semestre fiscale, lo scorso 30 settembre, con un giro d’affari di 91,5 milioni (+23%), un Mol di 47,3 milioni (+39%) e un Ebitda margin del 51,7%. Inizialmente sul mercato era stata messa la quota del fondo Searchlight Capital Partners, pari al 49%, ma non è da escludere che ad essere ceduto possa essere l’intero capitale dell’azienda. Quest’ultima il 20 aprile ha dichiarato il cambiamento del proprio status giuridico a società benefit, confermando di perseguire, oltre al profitto, specifiche finalità di beneficio comune. Sempre nell’ambito della connettività, da qualche tempo sta circolando il dossier Linkem, che ha dato mandato a Jefferies, Morgan Stanley e Banca Akros per avviare il processo di quotazione a Piazza Affari.