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17 Settembre 2020

Eni si prepara ad andarsene dall'Australia

In vendita asset considerati non più core per un miliardo

L'asta competitiva per gli asset australiani di Eni arriva alla fase che conduce alle offerte vincolanti. Come riferisce Carlo Festa sul Sole24ORE fra gli interessati ci sono sia gruppi infrastrutturali sia strategici: la divisione Morgan Stanley Infrastructure, Macquarie Group in partnership con Neptune Energy Partners, il gruppo indonesiano Medcoenergi e le multinazionali Apa, Beach Energy e Roc Oil, quest'ultima controllata dal fondo cinese Fosun International Group. Gli asset in vendita comprendono gli sviluppi energetici nel gas di Eni come il Blacktip Gas Project e l’impianto di Yelcherr, l'11% di Darwin Lng, per lo sviluppo e l’estrazione di gas al largo delle coste australiane, ma anche altre aree esplorative (Bayu Udan, il giacimento di Evans Shoal e Barossa); per una valutazione totale di circa un miliardo di dollari. Le offerte vincolanti per gli asset dovrebbero essere depositate entro la fine del mese. Eni è arrivato nel Paese nel 2000 e lì opera nel settore exploration & production con la consociata Eni Australia. Oggi però sta cedendo le attività considerate non più core, alla luce della necessità di generare cassa.

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