ExxonMobil venderà le sue attività norvegesi di petrolio e gas a Var Energi per 4,5 miliardi di dollari. L'accordo include 20 giacimenti, gestiti dalla società locale Equinor che ha una produzione combinata equivalente di circa 150mila barili di petrolio al giorno. La transazione dovrebbe concludersi nell'ultimo trimestre di quest'anno e l’acquisizione sarà effettiva a partire da gennaio. Var Energi è stata fondata nel 2018 quando Point Resources si è fusa con il braccio norvegese di Eni. Oggi è controllata dal cane a sei zampe per il 69,6%, mentre il restante 30,4% è nelle mani del fondo di private equity Hitec Vision. Var finanzierà l'accordo con le risorse presenti in cassa e con un prestito interamente sottoscritto da Bnp Paribas. La notizia era già stata anticipata nelle scorse settimane ma si parlava di un prezzo di acquisizione più basso (circa 4,2 miliardi di dollari). Quest'ultimo accordo fa parte del piano di Exxon Mobil di cedere circa 20 miliardi di dollari di attività non strategiche entro il 2021. Già nel 2017 aveva compiuto una prima tranche di dismissioni e le attività erano state rilevate da Point Resources. Per conto di Eni, con questo deal, Var Energi diventa la seconda compagnia attiva nell’esplorazione e produzione in Norvegia, alle spalle dell’ex Statoil, con riserve e risorse totali per 1,9 miliardi di barili.