Negli scorsi giorni la società greca quotata a Londra Energean ha fatto un'offerta finale per rilevare il 100% delle attività di Edison Exploration & Production, vale a dire il business di esplorazione e produzione di idrocarburi della controllata italiana del colosso francese Edf. L'attività è stata messa all'asta a inizio anno e nei mesi scorsi sono fioccate offerte: da parte dell'inglese Cairn Energy, oppure dal gruppo Neptune Energy (nato su iniziativa dei private equity Cvc e Carlyle), o ancora dalla compagnia tedesca Wintershall Dea e Apex International Energy. All’asta hanno partecipato anche il private equity come Warburg Pincus e L1 Energy ma alla fine sono state scelte le offerte di Energean e Cairn Energy a cui è stato chiesto di fare dei rilanci. È notizia degli ultimi giorni, scrive il Sole24ORE, che sarebbe stata Energean a consegnare l’offerta finale per rilevare le attività nell’e&p di Edison ma non sarebbe ancora stato deciso il vincitore dell’asta. Il business di esplorazione e produzione di idrocarburi di Edison è attivo in particolare in Italia, in Egitto e nel Nord Europa. Dallo scorporo di queste attività Edison punta a raccogliere tra l'uno e i due miliardi di euro, al lordo dei costi di decommissioning (cioè la gestione del fine vita e smantellamento dei siti produttivi), che ammonterebbero a qualche centinaio di milioni di euro. Edf sta cercando di vendere alcuni business considerati non più strategici per finanziare altre attività come la transizione energetica verso le rinnovabili, l'allargamento della base dei propri clienti e l'espansione di altri servizi. Il piano intrapreso dalla multinazionale energetica francese prevede dismissioni per tre miliardi di euro entro la fine del prossimo anno.