Secondo quanto scrive Reuters le trattative tra Enel e Macquarie in merito all'offerta del fondo per il 50% di Open Fiber avrebbero subito un'accelerata a seguito di un intervento del governo che spinge per la creazione di una rete unica con Tim. Gli occhi intanto sono puntati sul prossimo cda del gruppo elettrico che si terrà il 23 novembre. All'ordine del giorno c'è il nuovo piano industriale, ma il board potrebbe affrontare anche la proposta da 3,5 miliardi di Macquarie per il 50% della società della fibra. La partita è seguita da vicino da Cassa Depositi e Prestiti che, per assicurarsi la maggioranza di Open Fiber (di cui ha già il 50%) è anch'essa pronta ad acquisire una fetta della quota di Enel. Per quanto riguarda il progetto di aggregazione tra le reti, scrive La Stampa, in questi giorni sta partendo la due diligence tecnica, un esame approfondito tra le reti di Fibercop (dove sarà inserita la secondaria di Tim, l'Ftth di Flash Fiber e in seguito anche la rete primaria dell'ex monopolista) per stabilire il perimetro dell'infrastruttura oggetto della possibile successiva fusione.