Si respira aria di vittoria a Portici, in uno dei laboratori più innovativi di Enea: per la prima volta sono stati raggiunti gli standard internazionali con delle celle solari in perovskite, un materiale rivoluzionario in ambito fotovoltaico. Lo scrive Silvia Camisasca su Avvenire, aggiungendo che la conquista è per le ricercatrici un ulteriore stimolo per guardare alle prossime mete. Con la transizione ecologica al centro del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), i risultati ottenuti sono ancora più positivi in quanto riguardano una fonte green e promuoveranno il percorso che punta a raggiungere l’obiettivo nazionale fissato nel Pniec che prevede il traguardo di 50 GW di potenza fotovoltaica installata cumulata al 2030. Le ricadute più consistenti riguardano la filiera e il territorio, e per le nuove generazioni è di grande interesse la prospettiva che fiorisca un distretto attorno ad una rete diffusa di imprese, università e centri di ricerca. A Portici c’è un’antica tradizione come centro d’avanguardia nel fotovoltaico, e in quest’ultimo ambito sono state già avviate delle collaborazioni con gli atenei campani. Il settore delle fonti rinnovabili è in grande espansione, e lo scopo di Enea è quello di costituire un network italiano del fotovoltaico.