Venture capital
9 Dicembre 2019

Donne e venture capital, il mercato si tinge di rosa

Un nuovo studio di PitchBook approfondisce le attuali tendenze di investimento

Gli investimenti in startup guidate da donne non sono mai stati così elevati. Queste imprese, che rappresentano solo il 20% delle startup sostenute dal venture capital, l'anno scorso hanno raccolto 46,3 miliardi di dollari in capitale. Questa cifra è più del doppio dei 22 miliardi che le imprenditrici hanno ottenuto l'anno prima e oltre 15 volte superiore dei tre miliardi assegnati nel 2010. I dati provengono dall'ultimo studio di PitchBook “All in: women in the VC ecosystem”. Analizzando i dati di investimento più recenti disponibili, questo nuovo rapporto approfondisce le attuali tendenze di investimento negli Stati Uniti, esaminando in che modo valutazioni, dimensione degli investimenti, tempo di uscita e altre misure differiscono per genere, oltre all'impatto delle donne in qualità di investitrici. Nel 2010 vennero fatti solo 823 operazioni su startup guidate da donne e in otto anni questa cifra è salita a 3,477. Secondo PitchBook i principali fattori di investimento in startup dove almeno uno dei founder è donna sono  la crescente consapevolezza sul mercato della disuguaglianza di genere, un aumento delle reti di tutoraggio e un aumento dei socie accomandatarie. Anche le banche di investimento stanno prendendo provvedimenti per colmare il divario finanziario per le donne. Goldman Sachs, ad esempio, ha impegnato 500 milioni di dollari per investire e supportare aziende guidate da donne. Morgan Stanley ha creato il proprio programma di accelerazione dedicato alle fondatrici di startup. Tra i venture capitalist degli Stati Uniti invece solo il 12% è donna. Investire in aziende al femminile fa bene anche alle casse dei finanziatori.  PitchBook ha calcolato che il numero di exit – vale a dire, il momento in cui gli investitori recuperano i loro soldi - per le aziende con almeno una fondatrice sta crescendo a un ritmo più veloce rispetto alle aziende fondate da soli uomini. Inoltre tale processo è più veloce rispetto al resto del mercato in media di un anno. Per quanto riguarda i settori: quello tecnologico è il meno presidiato dalle donne che invece sono presenti in percentuali più elevate nel settore farmaceutico e delle biotecnologie, dove hanno raccolto il 27% dei finanziamenti. La città migliore per una startupper? New York City.

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