Didi Global, società cinese di ride hailing che ha portato a casa la seconda più importante quotazione di una società cinese a Wall Street, è crollata al Nyse dopo che il governo cinese ha dichiarato di aver avviato un esame sullo stato della sicurezza informatica della società.
A due giorni dalla raccolta di 4,4 miliardi di dollari all’Ipo, le azioni della società hanno perso fino all’8,8%, per poi chiudere con un -5,3% a 15,53 dollari dal +16,4% del debutto. A riportarlo è Alberto Annicchiarico sul Sole 24 ore.
Didi è già stata coinvolta in un’ampia indagine antitrust che ha avuto esiti incerti, e questa nuova stretta arriva non solo dopo la quotazione del colosso cinese, ma anche a ridosso delle celebrazioni del 100° anniversario del Partito Comunista a Pechino.
Il governo ha inoltre deciso di rimuovere la società di trasporto privato dagli app store, al fine di proteggere la sicurezza nazionale e l’ordine pubblico. L’applicazione funziona ancora in Cina per coloro che l’hanno già scaricata, e offre in media più di 20 milioni di corse ogni giorno.