Studi e approfondimenti
6 Ottobre 2021

Deep Tech, vietato tradurli in investimenti profondi 

Tianxia, tutto quello che accade sotto il cielo

Negli ultimi anni molti fondi hanno cominciato ad investire nel deep tech. È importante cosa funziona e cosa è.

Deep tech: quanto è profonda la tana del bianconiglio?

Spesso chiamate anche Hard tech o frontier tech sono quel gruppo di tecnologie che fanno riferimento a robotica avanzata, scienze della vita (life sciences) spazio etc.. Questi settori (e la filiera hardware e software che li circonda) si contraddistinguono da altre aree per l’elevato tasso di ricerca scientifica, necessità di conoscenze tecniche di ingegneria e relativo utilizzo abbondante di capitali per finanziare le suddette risorse umane (oltre ai prototipi etc..). 

Qualcosa di gustoso per i Pr ci sta. E per gli investitori?

Con la premessa che il settore è piuttosto amplio c’è da comprendere dove investire. Consideriamo alcuni settori che si muovono bene. Esiste l’aspetto  speculativo e quello di lungo corso. Il fattore speculativo, tanto per intenderci, è quello che circonda l’economia spaziale (già in passato ne abbiamo parlato su queste pagine): Musk e Bezos che portano in orbita bassa ricchi cittadini, che, a panza all’aria, in un guscio di noce avvolto nel vuoto cosmico, si fan selfie (ma lassù il 5G prende? Boh). Sono roba da Pr. Come già detto in passato il soldo vero nello spazio, per i prossimi anni, lo si farà con attività noiose come il lancio di satelliti, posizionamenti, rimozioni, pulizia spaziale e pulmini su e giù da stazioni spaziali (cinesi?). Quindi l’effetto deep-tech spaziale si vende bene quando ci van su gli umani, ma altrimenti è noioso e, come fondo che ci investe, difficile da vendere a potenziali investitori che si fan sedurre dall’effetto “Musk Wow”. 

Poi c’è l’effetto lungo da investimento. Con lo show Bezos e Musk mirano a fare raccolta di soldi (Musk a botte di Twitter, Bezos è più concreto… cerca di fare regali alla Nasa oppure gli fa causa) per progetti concreti come il posizionamento di satelliti, banda larga (Musk ci lavora anche se i suoi internet link a volte van in crisi causa piccioni…). 

Questi sono i due aspetti (ho preso come esempio il settore spaziale) che si deve tener in considerazione se si vuole investire nelle deep-tech: effetto Wow (che può sempre affascinare qualche investitore leggero) e quello lungo (interessante ma con proiezioni di Roi di almeno 10 anni, se va bene). 

Spalle grosse e tanti soldi per giocare qui

Un investimento con un orizzonte di 10-20 anni non è per tutti. E mantenere felici ed eccitati gli investitori per 20 anni a botte di pr e show non è cosi facile (chiedere a Musk come fa sul lungo periodo sarebbe utile…). Servono risorse economiche importanti e avere le spalle grosse per reggere i potenziali contraccolpi di eventi di pr o industriali violenti: ti esplode il razzo di un competitor… e l’intero settore salta, un cane robot maciulla un migrante haitiano al confine Usa (non ci sono solo i texas ranger con le redini) e zac l’intero settore delle IA robotiche viene messo sotto processo e blindato dal governo. 

Dove val la pena investire?

Considerando come “mappa” la lista di settori Deeptech che faceva il Bcg qualche anno fa (numeri vecchi ma i settori industriali son ancora quelli) ci sono almeno un paio di settori dove si rischia relativamente poco, in termini di contraccolpi mediatici o incidenti industriali, e che offrono delle potenzialità interessanti. Per potenzialità mi riferisco alla possibilità di registrazioni di brevetti, patenti e altre soluzioni legali che possono assicurare di “spezzettare” l’investimento in milestone, e portar sempre a casa qualcosa di utile per far cassa e mostrare agli investitori che si è “sulla strada giusta”. 

I computer quantici sono ancora lungi dal divenire realtà. Tuttavia molti ci stanno investendo. Persino la Casa Bianca ci ha messo 1 miliardo (e conta di raddoppiare l’investimento). La tecnologia dei CQ potrebbe risolvere numerosi problemi matematici, che stanno alla base di alcuni dei settori che oggi ci interessano di più: gestione climatica, algoritmi predittivi (chiamati impropriamente Intelligenze Artificiali), estrazione mineraria, gestione della popolazione, produzione di cibo, gestione elezioni politiche (e relative alterazioni elettorali) etc.. L’unico rischio è comprendere chi veramente lo sta facendo e chi no. Tra le startup che emergono di recente nel bollettino investimenti c’è la PsiQuantum con un raccolto di $450 millioni, una cifra piuttosto importante, considerando che parliamo di un settore capital intensive. 

Settore robotica, solo quest’anno, ha portato a casa (giugno 2021) intorno ai 8$ miliardi. È un settore che include molte tipologie d’industrie. Il settore veicoli autonomi è piuttosto caldo, specie per il trasporto merci (vedi Aurora Fedex). La Supply chain è un altro settore dove la robotica andrà alla grande (i robot non urinano nelle bottiglie e non protestano!). Si sono registrati oltre 300$ di progetti finanziati a giugno 2021. In Svezia, per esempio, la Varner e la Eriksson stan facendo magazzini fortemente automatizzati. La cinese Pudu ha portato a casa oltre 150$ di fondi in queste settimane, con finanziatori cinese e occidentali come Sequoia. Sulla produzione industriale la raccolta è stata di 219$ milioni (sempre nel primo semestre 2021). A questo si aggiunga la sensoristica, i software di elaborazione, sui 300$ milioni. E non dimentichiamo la robotica per le costruzioni (la stampa 3d di case per edilizia sociale, un segmento ancora sotto i radar) e l’agricoltura di precisione con una raccolta totale di 40$ milioni. 

Rischi?

I rischi per questi due settori sono più moderati rispetto ad altre deep-tech. Ambito robotico parliamo di settori industriali, meno esposti agli scandali mediatici. Un rischio plausibile sono gli attacchi hacker per la possessione (nulla di religioso tranquilli) degli effettori robotici. Ma lo scenario, per divenire cosi virulento, richiederà ancora una decina di anni. I computer quantici al momento raccolgono molta approvazione dai media (pur non capendo di cosa parlano) e dagli investitori istituzionali e retail (che egualmente ne sanno poco ma il termine quantico fa bello da avere nel portafoglio). 

Entrambi i settori richiedono una attenta deep due diligence (dopo tutto sono deep-tech) ma offrono delle opportunità interessanti per chi è paziente. 

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