Il private equity Lone Star l'autunno scorso ha dato inizio al processo di cessione per la controllata Evoca, gruppo che raccoglie in sé le macchine da caffè a marchio Gaggia (usate in bar e ristoranti) e il marchio N&w che opera invece nel settore dei distributori automatici di snack e bevande calde. Tra gli altri, il dossier era al vaglio di De' Longhi che ora pare essere rimasto l'unico pretendente in corsa. Uno dei temi più importanti per l'operazione è la valutazione dell'azienda: con un un fatturato di 500 milioni e un ebitda intorno ai 100 milioni, il valore di Evoca si aggirerebbe intorno al miliardo di euro (10 volte il margine operativo lordo). L'acquisizione per De' Longhi potrebbe essere sinergica e seguirebbe la precisa strategia aziendale di rafforzarsi nel segmento delle macchine da caffè professionali. Un comparto che, secondo gli analisti di Equita Sim, potrebbe arrivare a incidere per 200-300 milioni di fatturo per Evoca e che nel 2018 ha dato buoni risultati anche a De' Longhi. Grazie al contributo delle superautomatiche e dei modelli manuali, infatti lo scorso anno le macchine per il caffè De' Longhi hanno avuto una crescita a doppia cifra. La storia di Evoca è complessa. Il gruppo, con sede a Valbrembo (Bergamo), prima di essere acquisito da Lone Star nel 2015 era dei fondi Equistone e Investcorp che avevano rilevato l'azienda nel 2008 da altri due private equity, Argan capital e Merrill Lynch private equity. A loro volta questi due operatori nel 2005 avevano acquistato N&w global vending dal fondo Compass partners international che nel 1999 aveva creato il gruppo acquisendo l'italiana Necta e la danese Wittenborg.