Hygraner, startup abruzzese fondata nel 2016 da Graziella Di Filippo, ha brevettato e realizzato il primo tessuto meltblown (tessuto-non-tessuto) grafenizzato. Con questo nuovo materiale l’azienda ha realizzato dei dispositivi di protezione individuale con capacità antivirali in grado di contrastare la diffusione del Covid 19. Il grafene ha origine sostenibile e infatti è proveniente da processi che prevedono l’uso di scarti della produzione agricola. Il tessuto poi a fine vita può essere riciclato per la realizzazione di altri prodotti legati, ad esempio, al settore della filtrazione. Le fibre sono costituite interamente da un polimero e da grafene funzionalizzato, in grado di arrestare la proliferazione del virus e di ossidarne le componenti cellulari, "spegnendone" l'attività. Come scrive Fashion Network, il tessuto di Hygraner è in grado di bloccare i virus in entrata e riesce, già al primo contatto, ad annientarli in parte; circa il 70-80% dei virus cessa ogni tipo di attività dopo soli 30 secondi, circa l’85-90% dopo due ore. L'azienda realizza l’80% del proprio fatturato in Italia e quest'anno ha quadruplicato il proprio giro d’affari rispetto al 2020.