Cubbit, provider europeo di cloud storage distribuito, ha chiuso una raccolta di 7 milioni di euro, di cui 3,5 milioni in aumento di capitale, 2,4 milioni in strumenti finanziari partecipativi e 1,1 milioni in debito.
La startup italiana deep tech è nata nel 2016 e ambisce a diventare il più importante fornitore di servizi cloud distribuiti al mondo, garantendo un alto livello di privacy by design e senza fare uso di data center, che oltre ad essere molto costosi sono molto inquinanti.
Il cloud è una tecnologia in costante crescita (+22,3% all’anno) e il suo mercato è stimato in 137 miliardi di dollari entro il 2025, ma nonostante ciò presenta alcune limitazioni legate alla sua infrastruttura centralizzata e basata solamente su data center, responsabili di una enorme quantità di emissioni di Co2.
La startup non utilizza data center fisici: abilita, invece, data center distribuiti in grado di connettere le risorse internet già presenti nelle case e nelle aziende, grazie ad un software che consente di trasformare qualsiasi dispositivo in uno dei nodi della rete Cubbit.
Al round A hanno partecipato il Fondo Digitech – Azimut Libera Impresa, Cdp Venture Capital Sgr, Gellify, i soci di IAG e il family office di Massimo Prelz Oltramonti, mentre hanno reinvestito Primo Ventures e Techstars. Il capitale di debito sarà erogato da Smart&Start di Invitalia.
Le risorse raccolte consentiranno inoltre di lanciare Next Generation Cloud Italian Pioneers, la prima soluzione cloud distribuita dedicata ad aziende, consorzi e amministrazioni pubbliche italiane.