Li vedi e te ne innamori, li indossi una volta e poi restano nell'armadio per il resto della loro vita. Sono gli abiti monouso che vengono acquistati specialmente in questo periodo dell’anno in occasione di vacanze, cerimonie stagionali e festival e che dopo il primo uso non saranno più indossati. L’agenzia di consulenza Censuswide insieme all’ente charity Berbardo ha calcolato che nel Regno Unito la spesa per questi capi sarà di 2,7 miliardi di sterline per oltre 50 milioni di outfit questa estate. All'acquisto di abiti contribuiscono i festival musicali più alla moda come Glastonbury e Coachella che hanno spinto all’acquisto di 7,5 milioni di outfit, per oltre 248 milioni di sterline. A prediligere di indossare abiti mono-uso sono soprattutto i giovanissimi ma per sensibilizzare i consumatori a diminuire l’acquisto di nuovi indumenti dopo l’estate Oxfam ha lanciato l’iniziativa ‘Second-hand September”, letteralmente il "settembre di seconda mano". A proposito del mercato dell'usato nella moda donna, un recente studio del sito Thredup ha calcolato che il mercato degli abiti di seconda mano oggi vale 24 miliardi di dollari e i volumi sono destinati a raddoppiare arrivando a 51 miliardi entro il 2024, con una crescita 1,5 volte più veloce del fast fashion.