Credit Agricole Italia (CAI) ha lanciato l’opa su Credito Valtellinese, dopo averla annunciata il 23 novembre scorso, ma è partita al rallentatore: infatti nel primo giorno valido per aderire all’offerta sono state portate solamente 226 azioni, pari allo 0,00039% delle azioni oggetto di offerta. I numeri però non sono indicativi della reale propensione degli azionisti a dare seguito alla proposta del Credit Agricole Italia, che propone 10,50 euro per azione. Il termine ultimo per l’adesione infatti, salvo proroghe, è fissato al 21 aprile ed è molto probabile che i giochi si faranno durante l’ultima settimana. L’offerta dell’Agricole è stata giudicata “non congrua” dal board di Creval e dai suoi advisor (Mediobanca, BofA Securities, Intermonte e Cappelli Rccd), quindi resta ancora da capire se verrà ritoccata o meno. Sgr e investitori hanno depositato diversi giorni fa la lista di minoranza per il rinnovo del consiglio in vista dell’assemblea del 19 aprile, e i gestori che l’hanno presentata sono titolari di circa il 3,30% delle azioni della società. CAI ha ufficialmente chiesto a Creval di posticipare l’assemblea alla luce dell’opa totalitaria in corso, in quanto gli assetti proprietari della Banca potrebbero subire significativi cambiamenti tra l’assemblea e il termine per l’adesione. Credit Agricole è assistita da Jp Morgan, Equita e Bonelli Erede.