Il gruppo musicale “Elio e le storie tese” si sono separati nel 2017. Nello stesso anno si sono intensificate le analisi che discutono della carenza di Elio (2017). Non è dato di sapere se lo scioglimento della band è in qualche modo legato alla carenza di Elio industriale. Eppure sul tema Elio qualcosa non torna. C’è il rischio che una crisi di approvvigionamenti temporanea venga “spacciata” dai pr come una nuova corsa alle commodity? Riflettiamoci su prima di fare “acquisti”…
Le applicazioni dell’Elio.
Escludendo i palloncini, utili ma non vitali, la totalità delle applicazioni dell’Elio ricadono nel settore industriale. Recentemente l’introduzione di hard disk a Elio, nel 2013, e l’evoluzione del mondo Bigtech (che usa grandi server farm) han creato una domanda aggiuntiva, e crescente, per questo gas. A questa domanda se ne aggiungono altre legate a processi industriali in cui, a vari stadi, l’Elio è necessario: produzione di fibre ottiche, manifattura di semiconduttori (la cui offerta non riesce a star dietro alla domanda, in questo ultimo anno), laser, razzi, attrezzature mediche etc… Possiamo notare come alcune applicazioni (semiconduttori, fibra ottica ) sono legate alla crescita del settore Big Tech. Un settore, quello del digitale e BigTech che si suppone andrà a crescere ulteriormente, ora che il trend del lavoro Ibrido diventerà uno standard (per il 20-25% della forza lavoro dipendente).
Disponibilità
Questo gas è ampliamente disponibile in tutto il sistema solare, tuttavia la sua presenza su Terra, di solito originata da processi naturali, è piuttosto contenuta. In questi ultimi anni si sono verificati alcuni eventi che hanno reso più complesso l’approvvigionamento di Elio. Lo stesso Covid, con l’effetto “fisarmonica” (compressione e rilascio) che ha interessato tutte le catene di approvvigionamento, sta creando una serie di “code” di produzione che colpiscono tutta le supply chain (la crisi semi-conduttori il caso più famoso per il grande pubblico). Nel contempo una bolla delle commodity, che sempre più appare stimolata dalla finanza tramite future e altri prodotti sofisticati, rischia di innescare un macro ciclo al pari a quello del 2011-12.
Storicamente il maggior deposito di Elio è in Usa, le cui riserve sono andate, ufficialmente, via via riducendosi. Negli ultimi anni è stato scoperto un vasto giacimento di Elio in Tanzania. Per quanto questa nazione non sia direttamente nella sfera d’influenza Usa, la primaria azienda mineraria che sta operando laggiù (in fase iniziale, non ancora estrattiva) è occidentale, quotata al Lse. Lo stesso presidente della nazione appare aperto ad uno sfruttamento congiunto a beneficio della popolazione (come sempre succede nei paesi meno sviluppati).
Elio scarso o Pr bravo?
Quando veniamo al tema scarsità di Elio, trattato dai media, negli ultimi mesi, si parla spesso di carenza, di crisi di materia etc.. La disponibilità di Elio, e il relativo costo, si allinea in pieno con il tema del macro-ciclo delle commodity (tutt’ora in discussione, e influenzato nei prezzi dall’effetto fisarmonica citato prima). Le stesse quotazioni dell’azienda operante in Tanzania sono cresciute velocemente negli ultimi tempi (una crescita che ricorda più la tendenza da macro bolla delle aziende Ree del 2011-12).
Analizzando la maggioranza delle pubblicazioni degli ultimi giorni, che dibattono di scarsità di Elio, si nota una cosa curiosa: tutte citano la stessa azienda. Baystreet discute di Big-tech che si scannano per l’Elio. Stesso tema per Marketwatch. Oilprice segue il trend. Yahoo finance stesso concetto. Vi sono anche altre analisi ma tutte parlano di Bigtech che sono in scontro per la mancanza di Elio. Tutte le analisi sopra menzionate fanno riferimento ad una singola azienda: Avanti, quotata in Canada al Tsx e in Usa in Otc.
Ora, per quanto il tema Elio sia vitale per l’industria, comincio ad avere il sospetto che le recenti notizie in merito alla scarsità di questo gas, scarsità acuita dalla crescente (come dicono le analisi) domanda da parte delle Bigtech non sia cagionata da una effettiva scarsità di Elio, non più di quella che era presente nel 2017, ma dalla bravura di qualche Pr e dalla “attitudine editoriale” di molte testate di settore.
@enricoverga
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