Il 31 maggio è stata pubblicata la Relazione annuale sul 2018 di Banca d'Italia. Per l’occasione il governatore Ignazio Visco ha presentato anche le considerazioni finali sull’anno trascorso. Centrale nel testo sono i rapporti con l’Europa e la necessità di una riforma fiscale. Per fare crescere l’Italia una manovra economica non può essere basata sull’aumento del disavanzo pubblico, spiega, perché questo ha tra i suoi effetti l’aumento dello spread e quindi un peggioramento dei costi di finanziamento per lo Stato, ma anche per le imprese e le famiglie. A tal proposito la relazione arriva in un momento in cui lo spread Btp-Bund è di circa 290 punti, l’Istat ha rivisto al ribasso la crescita del pil del Paese nel primo trimestre e il governo si trova a dovere rispondere alla lettera che Bruxelles ha inviato chiedendo chiarimenti sul debito pubblico. Una politica basata sul disavanzo, dice Visco, potrebbe rivelarsi non solo poco efficace, ma addirittura controproducente. La strada da percorrere è invece un’altra e prevede un’ampia riforma fiscale, maggiori investimenti in innovazione e incentivi per fare crescere l’occupazione femminile. La partecipazione delle donne al mercato del lavoro negli ultimi 20 anni è aumentata dal 47 al 56 per cento ma questo aumento di quasi 10 punti percentuali è comunque minore rispetto all’incremento registrato nel resto dell’Unione europea. E riguardo l’Europa il governatore di Bankitalia ammonisce chi vorrebbe mettere in discussione l’adesione dell’Italia all’Unione europea. Visco ha ricordato che quelli che talvolta sono percepiti come costi dell’appartenenza all’euro sono in realtà il frutto del ritardo con cui il Paese ha reagito al cambiamento tecnologico e all’apertura dei mercati. Senza l’Europa oggi saremmo più poveri e soprattutto lo diventeremmo se dovesse diventare un nostro avversario. A favore dell'Europa si è schierata anche Assonime. Durante l'ultimo Consiglio direttivo l'associazione delle società per azioni italiane infatti ha redatto il “Manifesto per l’Europa Unita” , un documento per mostrare i benefici per le imprese e i cittadini del mercato unico e dell’euro e, più in generale, del ruolo dell’Unione europea come strumento per difendere la pace e la democrazia.