Lo scorso 7 aprile è stata perfezionata al Mise la creazione di una newco per il salvataggio diCorneliani, in cui Invitalia ha investito 10 milioni oltre ai 7 milioni versati dal fondo del Bahrein Investcorp. Il 15 aprile era fissata la scadenza del tribunale fallimentare di Mantova per la presentazione del piano industriale in base al quale essere ammessi ufficialmente alla procedura di concordato. Giorgio Brandazza, amministratore delegato del brand mantovano da dicembre 2019, è fiducioso su un parere positivo da parte del tribunale. Il piano industriale prevede una razionalizzazione dei costi e circa 150 esuberi, ma grazie ad un mix di prepensionamenti ed ammortizzatori la società sta cercando di ridurre al minimo l’impatto sulle persone. L’obiettivo dichiarato è quello di voler tornare in tre o quattro anni al fatturato pre-crisi, che si aggirava intorno ai 100 milioni di euro, mentre al momento è inferiore ai 50 milioni. L’azienda, scrive Giulia Crivelli sul Sole 24 Ore, si vedrà costretta a chiudere alcuni store monomarca anche a causa della pandemia, con la conseguente decisione di voler puntare su ecommerce, franchising e distribuzione wholesale. Secondo Brandazza, la svolta partirà dal prodotto e sarà verso il casualwear e la sostenibilità.