Il 4 marzo è stato consegnato al Mise il piano di ristrutturazione per Condotte, terza impresa di costruzioni in Italia finita in amministrazione straordinaria. Il ministero delle Sviluppo economico avrà tempo fino a fine aprile per analizzare il programma e approvarlo. Una delle condizioni per la presentazione del piano era ottenere un prestito ponte di 60 milioni da parte delle banche, già approvato dalla Ue e garantito dallo Stato. La firma del finanziamento dovrebbe arrivare a breve e sarà concesso da una cordata di otto istituti, tra cui Sanpaolo, Unicredit e Banco Bpm, già finanziatrici di Condotte, insieme a Cassa depositi e prestiti. Queste risorse serviranno a garantire la continuità dei lavori sulle commesse già firmate e su quelle acquisite di recente e a fornire garanzie occupazionali. Tra i progetti su cui il gruppo romano è impegnato ci sono una tratta ferroviaria e un’autostrada in Algeria, la Città della Salute di Sesto San Giovanni (Milano) ma anche il tunnel del Brennero e il Mose di Venezia. Una volta che il ministero delle Sviluppo economico avrà approvato il piano, il passo successivo sarà il bando per la cessione dei perimetri aziendali. Alcune commesse in portafoglio saranno mantenute altre, come il 31% ancora in mano a Condotte del consorzio Cociv, verranno cedute. Il fondo di private equity Soundpoint Capital e Illimity, in cordata con il gruppo di costruzioni Rizzani De Eccher, hanno già fatto manifestazioni di interesse.