Sofinnova Partners ha chiuso il maggior fondo di venture capital dedicato alle biotecnologie in Italia insieme a Telethon. Il veicolo si chiama Sofinnova Telethon Fund e ha chiuso a 108 milioni, superando l'obiettivo iniziale di 75-100 milioni. Nei prossimi quattro anni il fondo – la cui creazione risale al 2018 – dovrebbe investire in 15-20 startup creando un polo di società biotech italiane focalizzato sulle malattie rare e genetiche. ITAtech, che ha alimentato l'iniziativa per 40 milioni, ha chiesto che il veicolo investisse per il 90% in Italia e Sofinnova ha alzato la posta promettendo di salire al 100%. Oltre alle risorse messe a disposizione da ITAtech, hanno partecipato anche il Fondo europeo per gli investimenti per dieci milioni, Compagnia San Paolo, Cassa forense, oltre che aziende come Chiesi, Bracco e il gruppo della distribuzione farmaceutica Petrone. Telethon nell'impresa sarà catalizzatore, porterà gran parte dei nuovi progetti e aiuterà Sofinnova sul trasferimento tecnologico dall'università all'industria. L'avvio del fondo si accompagna a tre investimenti, chiusi nel primo trimestre 2020, da 20 milioni in altrettante startup italiane sulle terapie geniche: Genespire, Epsilen Bio e Pincell. La prima,con base a Milano, è fondata dal professor Luigi Naldini, direttore dell’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica e vuole arrivare alla fase clinica con i primi farmaci in due, tre anni. L'investimento nella società è di 16 milioni ed è stato fatto tramite Sofinnova Telethon Fund e Sofinnova Capital 9. Gli altri due investimenti sono minori, da circa due milioni ciascuno, e sono stati fatti in Epsilen Bio, che sta studiando come spegnere un gene senza toccare il dna, e Pincell, che sviluppa farmaci per malattie dermatologiche rare. Infine altri cinque milioni sono stati investiti a fine dell'anno scorso in Erydel, che studia i disturbi del sistema nervoso centrale. Sofinnova è una società di investimento specializzata nelle scienze della vita con due miliardi di asset in gestione e una sessantina di aziende in portafoglio, di cui il 10% in Italia. Proprio qui il gruppo vuole impegnare almeno 150 milioni entro il 2025. Nel nostro Paese Sofinnova è arrivata cinque anni fa investendo in Biovelocita, acceleratore italiano dedicato alle aziende biotech fondato da Silvano Spinelli e Gabriella Camboni, finanziato anche da Banca Profilo e da Atlante Seed. Sul fronte Covid-19 Sofinnova ha in portafoglio sette imprese che lavorano per combattere il virus, quattro sulla terapia, due sul vaccino, una sui dispositivi medici. Si tratta di progetti americani, francesi, inglesi, austriaci ma anche italiani.