I Pesenti hanno avviato un percorso di riposizionamento strategico per Clessidra, sgr milanese rilevata nel 2016 tramite la cassaforte di famiglia, Italmobiliare. Il riassetto è già cominciato. Nei mesi scorsi la finanziaria ha fatto il suo ingresso nel business dei crediti deteriorati con Clessidra Restructuring fund. La nuova attività si affianca a quella di private equity tradizionalmente portata avanti ed è previsto che i due rami abbiano come punto di riferimento la newco Clessidra Holding che verrà creata per la gestione dei due business. Anche se hanno target differenti, anche Italmobiliare è una società di investimenti. Da qui la necessità di definire un riassetto interno per Clessidra. Da giugno la sgr è al lavoro sul quarto fondo che punta a una raccolta di 500-600 milioni di euro e il lancio del veicolo d'investimento è previsto per l'autunno. Il precedente, Ccp III, ha recentemente concluso l'acquisto della casa vinicola Botter per un valore di 330 milioni e ha in portafoglio le partecipazioni Scrigno, Nexi e L&S Lighting. In ultimo, si legge nella semestrale di Italmobiliare, il management di Clessidra è al lavoro sulla valorizzazione dell'ultima società rimasta in portafoglio al secondo fondo, ovvero la catena Harmont&Blaine di cui dall'ottobre 2014 possiede una partecipazione del 35%.