L'emergenza sanitaria causata dall'epidemia di Coronavirus sta avendo ripercussioni anche sul mondo della cinematografia italiana. Da una parte c'è tantissimo prodotto già pronto che non trova sbocchi (dato che i cinema sono chiusi come da decreto del presidente del consiglio). Dall'altra è bloccata anche la produzione di nuove pellicole. Quindi da qui ai prossimi mesi bisognerà pensare anche a modalità alternative di distribuzione dei film. Come racconta Italia Oggi però il servizio di video on demand Chili offre una soluzione. La società, specializzata in film a pagamento, già oggi ha pronta una piattaforma in grado di promuovere i film in uscita, di seguire tutta la comunicazione, i contenuti extra, le interviste e, poi, di distribuirli direttamente. Attività intrapresa già da novembre per alcune pellicole. Come ha dichiarato Giorgio Tacchia (fondatore, presidente e ceo di Chili) data la situazione di emergenza la sua società si è già messa a disposizione di distributori, produttori, esercenti e Anica. La proposta, ha specificato, non vuole sostituire le sale ma solo aiutare il comparto in questa situazione, per poi riportare i film in sala. Con le persone chiuse in casa le piattaforme di streaming video vedono un aumento negli accessi e la stessa Chili ha visto i consumi sulla propria piattaforma raddoppiare da quando è scoppiato il coronavirus. Nelle scorse settimane Chili, che è alla ricerca di un socio finanziario, ha concluso un aumento di capitale da 6,4 milioni di euro. L'operazione è stata interamente sottoscritta dagli azionisti Negentropy sicav per 3,4 milioni, Torino 1895 dei Lavazza (1 milione), Ferruccio Ferrara, presidente di Negentropy Capital Partners (900mila euro), Antares Private Equity (445,95mila), Capsicum (273mila) e Investinchili (275mila). Nel capitale dello streamer televisivo inoltre sono presenti Brace srl di Stefano Parisi, e le major Paramount-Viacom, Warner Bros., Disney (che ha rilevato la quota di 20th Century Fox) e Sony. L'azienda ha chiuso il 2019 con ricavi pari a 40 milioni e oggi conta 3,6 milioni di clienti.