La fusione tra Deutsche bank e Commerzbank, i primi due istituti bancari della Germania, non è più solo caldeggiata dal governo tedesco ma ha un altro sostenitore: il fondo americano Cerberus, azionista di entrambi. Cerberus nel 2017 ha acquisito il 3% di DB e il 5% di Commerzbank, diventando per questo istituto il secondo socio dopo lo stato tedesco. Dallo scorso luglio invece la società di investimenti è stata scelta come consulente strategico per Deutsche bank. Il quotidiano tedesco Handelsblatt ha parlato di una iniziale resistenza del fondo all'aggregazione dei due istituti privati. L'operatore infatti inizialmente aveva consigliato a DB di resistere alle pressioni del governo. Oggi invece la recessione tecnica della Germania combinata con il rallentamento dell'eurozona avrebbero fatto cambiare idea al fondo. La tesi ora sostenuta è che da sole le due banche non saprebbero affrontare i bilanci deludenti e le performance di borsa negative. Mentre insieme potrebbero portare avanti sinergie e riduzione dei costi. L'ipotesi dell'unione piace anche ai mercati. Dopo la diffusione di queste voci Deutsche bank ha guadagnato +2% e Commerzbank +4,6%. Contrari all'operazione sono gli analisti. Secondo loro dall'unione di due banche malate non può nascere un istituto sano.