Nelle ultime ore è arrivata l’ufficialità: la Super League, competizione europea che coinvolgerà 20 top club, si farà. Al momento le squadre coinvolte sono dodici (Milan, Juventus, Inter, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester City, Manchester United, Tottenham, Atletico Madrid, Barcellona e Real Madrid), ma è previsto che si aggiungano altre tre squadre per arrivare a costituire un nucleo composto da 15 membri fondatori a cui poi in ciascuna stagione si aggiungeranno altri club secondo un processo di ammissione, per un totale di 20 club. Durante la giornata del 19 aprile i club tedeschi Bayern Monaco e Borussia Dortmund hanno rifiutato l’ingresso nella competizione nelle vesti di membri fondatori. La Superlega sarà organizzata e gestita da un’apposita società partecipata da ciascun club in egual misura, con un impegno iniziale da parte di ogni squadra di 2 milioni di euro incrementabili, ove necessario, fino a ulteriori 8 milioni. All'avvio effettivo della Super League ed a seguito della commercializzazione dei diritti audiovisivi relativi alla competizione, in base all'accordo è previsto che i club fondatori ricevano nel complesso un contributo di importo netto indicativamente pari a 3,5 miliardi, che verrà erogato in un'unica soluzione; questa somma, che sarà ripartita tra i club fondatori secondo percentuali da definire in base al numero definitivo degli stessi , sarà resa disponibile attraverso adeguati strumenti di finanziamento sottoscritti da primarie istituzioni finanziarie internazionali (Jp Morgan in primis).Juventus ha scritto in una nota che non può al momento assicurare che il progetto sarà effettivamente realizzato né prevedere in modo preciso la relativa tempistica. La società non dispone quindi allo stato attuale di tutti gli elementi necessari al fine di svolgere valutazioni di dettaglio sull’impatto che la Super League potrà avere sulle sue condizioni e performance finanziarie ed economiche. Il titolo del club italiano è salito del 6% a 0,82 in seguito all’annuncio ufficiale, dopo aver aperto le contrattazioni con un rialzo superiore all’8%. La capitalizzazione della società è passata dagli 1,028 miliardi di euro di venerdì 16 aprile agli attuali 1,09 miliardi. La Commissione Europea ha preso le distanze dall’operazione, in quanto vorrebbe difendere un modello di sport europeo basato sui valori, sulla diversità e sull’inclusione:lo ha scritto su Twitter il vicepresidente Margaritis Schinas. Nel frattempo Andrea Agnelli, presidente della Juventus, si è dimesso dal ruolo di presidente dell’Eca e dall’esecutivo Uefa.