Non è un
periodo facile per Braccialini e per i suoi 171 dipendenti, in cassa
integrazione a rotazione da gennaio scorso. L’azienda toscana, controllata dai
fondi Sici, Nam e Hat, ha chiesto il concordato preventivo a cui si dovrebbe
accompagnare una ricapitalizzazione di dieci milioni di euro. I fondi
proprietari, tuttavia, finora si sono dimostrati abbastanza freddi e, a fronte
di una perdita secca di 20 milioni, l’unica possibilità per scongiurare il fallimento
sarebbe l’ingresso di nuovi soci.