Beeopak, azienda che dal 2019 si occupa di creare eco-involucri per alimenti grazie alla cera d’api, ha chiuso la prima campagna di equity crowdfunding lanciata a metà gennaio. L’azienda, che ha depositato il brevetto a dicembre 2020, aveva raggiunto il target minimo di 55 mila euro dopo una sola settimana, e punta a chiudere la campagna a 130 mila euro. La startup conta al momento nove dipendenti per lavorare al cotone biologico con una cera d’api bio, resina di pino e olio di nocciole Igp piemontesi biologiche. Le pellicole così create sono lavabili, possono essere utilizzate in freezer (ma non in forno!) e se lavate correttamente possono durare anche più di un anno oltre ad avere la certificazione MOCA (Materiali ed Oggetti a Contatto con gli Alimenti). I test sulla validità e l'efficacia, realizzati dall'Università Fontys di Eindhoven, hanno confermato che Beeopak consente di allungare la shelf life degli alimenti, contrastando lo spreco alimentare. L’anno della pandemia non ha fermato la società, che è arrivata ad un fatturato di 360 mila euro con la previsione di raddoppiarlo nel 2021, per arrivare al milione nel 2023. Metà delle vendite vengono effettuate sull’ecommerce, tassello fondamentale per l’attività, mentre la restante parte sono effettuate in botteghe e catene attente al green come Eataly e Natura Sì. Per l’espansione all’estero Beeopak sta partecipando al bando del Ministero dello Sviluppo Economico per ottenere l’aiuto di un temporary export manager che parta da Francia, Spagna e Germania per spingersi poi verso i paesi del nord, i più sensibili quando si parla di temi legati alla sostenibilità.