Lo scorso 17 giugno, Banca d’Italia, come di consueto, ha presentato il rapporto annuale sull’economia della regione Lombardia nell’anno appena trascorso.
Lo shock d’offerta derivante dalla pandemia, tramutatosi poi in crisi lato domanda, ha impattato fortemente sul sistema economico regionale, facendo registrare un significativo calo del PIL di 9,4 punti percentuali, oltre la media nazionale. La produzione industriale ha segnato un -9,8%, con circa la metà delle imprese che hanno dichiarato di aver ridotto o rinviato investimenti sulla sostenibilità ambientale e di aver incrementato le riserve di liquidità finanziaria a scopo precauzionale. Mentre per quanto riguarda il mercato del lavoro si è evidenziato un calo sia del tasso di occupazione del 1,7%, dato in linea con il contesto macroeconomico italiano, che del tasso di disoccupazione, segnale di una contrazione della popolazione attiva.
Nel report che è stato pubblicato sono contenuti anche dati dell’industria del private equity, rilevati da AIFI-PwC, che registrano un investimento complessivo 2,8 miliardi di euro in aziende del territorio da parte degli operatori, con iniziative concentrate soprattutto sul settore ICT (quasi un miliardo di euro investito).
Ci si attende, per il 2021, una crescita economica del 4,4%, che prosegua a ritmo elevato anche nei successivi due anni. Tale ripresa sarà trainata dagli investimenti, da favorevoli condizioni di finanziamento (misure di garanzie sui prestiti e sospensione delle moratorie), dal sostegno delle misure PNRR e da una generale diminuzione d’incertezze lato domanda con una ripresa di esportazioni e consumi.