BVCA, l’associazione britannica del private equity e venture capital, ha presentato l’attività di raccolta nel 2020 sul mercato che è stata pari a 44 miliardi di sterline, in diminuzione del 7% rispetto al 2019. Il numero di fondi che hanno raccolto capitali è stato pari a 116 grazie a fondi pensione (37%), fondi di fondi (11%) e fondi sovrani (10%); in termini di capitali raccolti, gli operatori di buy out hanno rappresentato l’80% del totale, seguiti dai fondi di expansion (14%) e da quelli di venture capital (5%).
Nel corso del 2020 gli investimenti hanno registrato una crescita del 12% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 25,1 miliardi di sterline (22,3 miliardi nel 2019); di pari passo è cresciuto del 9% il numero di società oggetto di investimento (1.672 nel 2020vs. 1.530 nel 2019).
Le operazioni di buy out sono aumentate dell’11% in termini di ammontare, raggiungendo quasi i 19 miliardi di sterline, mentre il numero di società oggetto di investimento, 218 nel 2020, è sceso del 4% rispetto al 2019. Nel 2020, gli investimenti di expansion sono cresciuti sia in termini di ammontare (+7%), attestandosi attorno ai 4 miliardi di sterline, sia per numero di società (555, +19% rispetto al 2019). In crescita anche le operazioni di venture capital, sia per ammontare (+2% rispetto al 2019), toccando 1,7 miliardi di sterline, sia lato società oggetto di investimento (883 nel 2020), registrando un +8% rispetto all’anno precedente.
Sui disinvestimenti, infine, l’ammontare al costo disinvestito dagli operatori si è attestato a 8 miliardi di sterline. Il numero di imprese oggetto di exit si è attestato a un valore complessivo pari a 563 milioni (+10% rispetto al 2019). Le più frequenti modalità di disinvestimento in termini di ammontare sono rappresentate dalla vendita a un altro operatore di private equity (29%), dalle IPO (18%) e dalla vendita a soggetti industriali (15%).