Azimut ha da poco lanciato un nuovo fondo, Azimut Digitech fund, dedicato all’investimento in startup specializzate nei software b2b operanti in quattro settori nel mondo dell’innovazione: Iot (internet delle cose) e industria 4.0, intelligenza artificiale, blockchain e cybersicurezza. Si tratta di una asset class non ancora presidiata ma resiliente, perché si basa su contratti a lungo termine con entrate ricorrenti. Il fondo è di tipo chiuso, con una durata di sette anni, e un obiettivo di raccolta di 50 milioni di euro. È riservato a investitori professionali e Hnwi, cioè individui con grandi patrimoni a disposizione. Prevede una soglia di accesso pari a 100mila euro per i primi e 500mila per i secondi. L'iniziativa prende il via con la collaborazione di Gellify, società che seleziona, investe e fa crescere startup innovative nel settore digitale e le connette con aziende consolidate in ottica di open innovation. All'interno di questa partnership la piattaforma avrà il compito di supportate lo scouting, la selezione e il monitoraggio delle società con business innovativo nelle quali poi investirà il fondo. Nel 2019 inoltre Azimut ha partecipato all'aumento di capitale di Gellify. Il capitale del nuovo fondo sarà investito equilibrando rischio e remunerazione e verrà ripartito tra 60/70 startup in diverse fasi del ciclo di sviluppo. Si va da quelle in stato embrionale, che ancora non hanno iniziato a generare ricavi (che saranno il 5% del paniere totale) a quelle più mature, con fatturato tra i cinque e i 10 milioni, che rappresenteranno metà del portafoglio. Il fondo va ad arricchire la gamma di offerte di Azimut in strumenti alternativi specializzati in diversi segmenti dei private market e arriva a poca distanza dal lancio di Infrastrutture per la Crescita-Esg, veicolo dedicato alle infrastrutture sociali lanciato a maggio. Azimut oggi ha 12 proposte di investimento e masse in gestione per oltre 1,2 miliardi di euro.